Solo alcuni giorni prima di andartene,sette anni fa, scrivevi queste parole nonostante il tuo inguaribile ottimismo:
“Come è cambiata la città. Ricordo un tempo in cui lo sguardo delle persone era rivolto in avanti, si cercava di guardare oltre per costruire un futuro migliore per se stessi e per gli altri. Questo sguardo si è sempre più abbassato in questi anni; non cerchiamo più di guardare oltre il muro; è uno sguardo stanco, appannato, uno sguardo in cui l’altro non compare forse ne rimane solo l’ombra.”
Cosa si può aggiungere oggi a queste parole con tutto ciò che che stiamo vivendo e come lo stiamo vivendo? Come sempre viaggiavi a una velocità diversa dagli altri.
Da Lorenzo e da tutti i nostri ragazzi, tu hai imparato che con l’amore, l’accettazione, la comprensione, l’amicizia, l’impegno si possono superare le difficoltà e aspirare sempre a guardare al futuro alla ricerca della felicità. Tutto questo l’hai trasmesso a noi esortandoci anche a guardare meglio “la parte rigogliosa dell’albero” che si nasconde in ognuno dei nostri ragazzi. Perché sono davvero i nostri ragazzi che ci insegnano ad alzare lo sguardo, con orgoglio e determinazione, loro non vogliono essere ne ombre ne invisibili.
La tua saggezza e lungimiranza ci guiderà sempre e continuerà a darci la forza di combattere i vecchi e nuovi ostacoli.
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